Complimenti alla Federazione!

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reed70.
00sabato 18 luglio 2009 16:48
Il basket in Italia è diventato un teatrino
Ecco le ultime "perle" del consiglio federale:
Rieti giocherà a Napoli quando sono già abbondantemente scaduti i termini per comunicare gli eventuali trasferimenti di sede, premiando fra l'altro una piazza che l'anno scorso era stata cancellata per le note truffe orchestrate dal vecchio proprietario (la piazza non avrà colpa certamente ma premiarla aggirando per l'ennesima volta il regolamento mi pare troppo).
La mitica Fortitudo Bologna il prossimo anno giocherà contro di noi in A dilettanti (nell'altro girone) nonostante abbia milioni e milioni di debiti che avrebbero portato qualsiasi altra società al fallimento e alla radiazione (Reggio Calabria docet).
Invece di essere radiata la mitica Fortitudo scenderà solo di un gradino, pagando certo parte dei debiti che ha, ma con un ritardo mostruoso.
Sarà ripescata in A2 la Virtus Siena ed il suo posto sarà preso non da chi ne avrebbe diritto (Corato o Ruvo) ma dalla mitica Fortitudo.
Tutto questo quando le altre squadre di A Dilettanti hanno già fatto buona parte del roster, spendendo tanti bei soldini per fare una squadra competitiva sapendo che ci sono due promozioni, mentre da oggi la promozione sarà solo una, visto che un posto per la A2 del prossimo anno è già stato "prenotato" dalla mitica Fortitudo dell'amico Show.
Penso proprio che è arrivato il momento di azzerare tutto; speravo nell'altrettanto mitico Dino Meneghin, speranza purtroppo molto mal riposta.
reed70.
00sabato 18 luglio 2009 18:24

Consiglio F.I.P.: il comunicato ufficiale
Si è riunito a Roma il Consiglio federale della Federazione Italiana Pallacanestro presieduto da Dino Meneghin.
Tra i principali argomenti trattati:

Nazionale femminile. Il presidente Meneghin si è complimentato con la Nazionale femminile per la medaglia d’Oro ai Giochi del Mediterraneo e per il sesto posto al Campionato Europeo dello scorso giugno definendolo un gran successo, sia per lo staff e le giocatrici, sia per tutto il movimento femminile. Per la Nazionale maschile è stato invece sottolineato, che pur se non soddisfatti per il quarto posto ai Giochi del Mediterraneo, si sono viste le premesse di crescita.

Bilancio di Previsione 2009. E’ stata approvata la prima nota di variazione.

Comtec. Il Consiglio federale, sentita la relazione della Comtec, ha deliberato di non ammettere le società Fortitudo Bologna e Basket Livorno al Campionato di Legadue 2009-10. Pertanto saranno riaperti i termini per l’ammissione alla Legadue.
La società Fortitudo Bologna ha presentato domanda per essere ammessa a partecipare al campionato serie A dilettanti. Il Consiglio ha accolto la richiesta.


Convenzioni con le Leghe. Saranno avviati nel corso della prossima settimana gli incontri con la Lega di Serie A, la Legadue e la Legabasket femminile per il rinnovo delle convenzioni. Il presidente Meneghin ha dato la propria disponibilità alla Lega di serie A ad approfondire i temi del ranking e della wild card.

DOA settore professionistico. Sono state approvate le Disposizioni organizzative del settore professionistico 2009-10. Tra le novità, l’abolizione delle cosiddette finestre per il trasferimento degli atleti all’interno di entrambe le leghe professionistiche. Il trasferimento è consentito da inizio campionato fino al 26 febbraio 2010 all’interno della stessa lega e fino al 31 marzo per il passaggio da una lega all’altra. Il termine ultimo per i tesseramenti per i giocatori provenienti dai Campionati Nazionali Dilettanti e dai Campionati Regionali è il 26 marzo 2010.

La Nuova Sebastiani Rieti a Napoli. Il Consiglio federale ha approvato la richiesta di trasferimento provvisorio di attività nella città di Napoli, per una sola stagione agonistica, della società Nuova Sebastiani Rieti.

Serie A1 femminile. Il Campionato di serie A1 femminile 2009-10 sarà disputato da 12 squadre. Una la retrocessione in serie A2.

Eccellenza. Ezio Cardaioli è stato nominato Allenatore Benemerito di Eccellenza.

Marketing e Comunicazione. Nicola Tolomei è il nuovo responsabile dell’Ufficio Marketing e Comunicazione della Fip.

PAO. Il presidente CNA Giovanni Piccin ha presentato i risultati del Programma di Aggiornamento Obbligatorio (Pao) 2007-09 del Comitato Nazionale Allenatori. Il Pao, dalla prossima stagione, avrà una cadenza annuale e non più biennale.

Il prossimo Consiglio federale è previsto per il 26 settembre 2009.

FONTE: Ufficio Stampa Fip

reed70.
00sabato 18 luglio 2009 18:25
Fonte: serieadilettanti.it


Post Consiglio federale: la situazione
Dunque la Fortitudo Bologna è stata esclusa dalla Legadue. Esclusa, ma salvata. Infatti la società di Gilberto Sacrati avrà la possibilità di ripartire dalla serie A dilettanti. Questa la notizia ufficiale che arriva dal Consiglio Federale, chiusosi poco fa a Roma.
Ci saranno da saldare tutte le pendenze, da ripianare tutti i debiti, ma la “F scudata” non vedrà sparire la sua storia. Dall’Eurolega al derby con il Gira Ozzano: in sintesi è questo il percorso tutto in discesa macinato dalla Fortitudo. La società bolognese verrà inserita (ha presentato richiesta e la F.I.P. ha subito accettato) nella prossima A dilettanti. A farle posto sarà la Robur Osimo che, per gravi problemi economici, ha rinunciato al diritto di partecipazione alla ex B-1: giocherà in C dilettanti.
Dunque la due giorni di consiglio federale ha rivoltato come un calzino l’aspetto della serie A dilettanti e di fatto aperto un precedente giuridico-sportivo del tutto particolare. L’entra della Fortitudo nel prossimo campionato non è la sola (clamorosa) novità. Infatti la bocciatura dei bolognesi ha di fatto spalancato le porte della Legadue alla Virtus Siena. La società del presidente Bruttini ora ha a disposizione una manciata di giorni (entro martedì alle ore 18) per accettare o meno il ripescaggio presentando domanda di ammissione alla Legadue stessa.

All’orizzonte adesso ci sono tre ripescaggi per completare l’organico della prossima serie A dilettanti. Cerchiamo di fare il punto della situazione. Il primo posto vuoto, creato dalla sparizione di Roseto, è già stato sistemato giovedì dal Settore Agonistico con il ripescaggio di Fossombrone nel girone B, dettaglio che non è andato troppo giù alla società del presidente Grilli. Il secondo è stato colmato dopo la ratifica ufficiale della sparizione di Livorno dalla Legadue: l’Andrea Costa Imola torna fra i professionisti e lascia spazio nel girone A a Riva del Garda. Il terzo “vuoto”, creato dalla salita di categoria di Siena (o Casalpusterlengo nel caso in cui la Virtus non accetti la Legadue), ha spalancato le porte della A dilettanti a San Severo. Questo il quadro della situazione. Ed i prossimi gironi? Al momento è tutto in alto mare. Prima infatti dovrà essere stabilito ufficialmente l’organico delle ventotto squadre che parteciperanno al campionato. Poi si potrà pensare a come dividere l’Italia in due raggruppamenti, cercando di fare scontente meno società possibile... Niccolò Casalsoli


Salvo_arciere
00sabato 18 luglio 2009 18:42
che questa federazione era ridicola e faceva ridere l avevo capito già lo scorso anno con l affare capo d orlando e tutta la gestione del teatrino. poi tempo fa la burocratizzazione delle retrocessioni, ora questa pagliacciata. hanno letteralmente rotto il cazzo. il basket finisce in molte piazze per problemi economici, se si mettono pure loro di mezzo è la fine. non ho capito che diritto ha la fortitudo, con tutto i lrispetto per la storia e per la gloria di questa squadra, di ripartire dalla A dil a discapito intanto di ki vuol vincere questo campionato, e a discapito di chi in questi anni è fallita per i debiti.
reed70.
00sabato 18 luglio 2009 18:49
Re:
Salvo_arciere, 18/07/2009 18.42:

che questa federazione era ridicola e faceva ridere l avevo capito già lo scorso anno con l affare capo d orlando e tutta la gestione del teatrino. poi tempo fa la burocratizzazione delle retrocessioni, ora questa pagliacciata. hanno letteralmente rotto il cazzo. il basket finisce in molte piazze per problemi economici, se si mettono pure loro di mezzo è la fine. non ho capito che diritto ha la fortitudo, con tutto i lrispetto per la storia e per la gloria di questa squadra, di ripartire dalla A dil a discapito intanto di ki vuol vincere questo campionato, e a discapito di chi in questi anni è fallita per i debiti.




salvo, leggi a che livello sono arrivati:

LA CRISI INFINITA
La Fortitudo riparte dalla serie B
Sacrati tenta il tutto per tutto in Fip ma è escluso
Niente Legadue, la Effe scende fra i Dilettanti



La Fortitudo è fuori dalla Legadue, come ampiamente previsto. Ma non muore, perché oggi verrà ufficializzata la possibilità d’iscriversi alla A dilettanti, ovvero l’ex B1 (dove resterà vivo un derby bolognese: con il Gira). In un Consiglio federale fiume, la Effe sprofonda ma non affoga del tutto dopo un lungo faccia a faccia fra Gilberto Sacrati e i consiglieri, nel quale il presidente ha confermato l’intenzione di far fronte a ogni pendenza pur di non veder sparire il club, accettando anche l’ulteriore retrocessione di una categoria. La saga non finisce qui, perché i debiti restano e vanno saldati, ma se la salute finanziaria della società rimane agonizzante almeno quella sportiva, per ora, è salva. La Effe c’è, nei dilettanti ma c’è. E Sacrati, che ce l’ha ficcata assieme al suo staff, ha comunque deciso di non abbandonarla.
Con la sua proverbiale puntualità Sacrati s’è presentato alle 21.30 in Federazione a Roma, quando il Consiglio era in corso da ben quattro ore, chiedendo d’essere ascoltato prima della decisione finale sulle sorti della Fortitudo. Così, fino alla mezzanotte non era noto se la Effe dovesse vivere o morire. Sacrati non ha saldato i debiti ma ha proposto una sorta di fideiussione di entità aleatoria (si va da 2 a 3 milioni, a seconda delle fonti) per bilanciare la bocciatura della Comtec, parere non vincolante ma ultimamente mai disatteso. Quand’era chiaro che si sarebbe fatta notte fonda, la Federazione ha annunciato l’intenzione di posticipare ad oggi tutte le comunicazioni relative alle iscrizioni, sebbene il presidente Dino Meneghin avesse sperato di poter chiudere la partita presto. Il tardivo blitz di Sacrati ha scombinato i piani: ufficialmente arrivato in ritardo per «problemi di viabilità», il presidente è stato ascoltato attorno alle 22.15, alla ripresa della discussione dopo la pausa per la cena. Anche nel possibile ultimo giorno di vita sportiva della Effe, Sacrati è arrivato lungo.
Presenti 19 consiglieri su 20, i lavori hanno preso il via alle 17.30 facendo trapelare che sia Rieti sia Latina hanno le carte in regola per iscriversi rispettivamente alla serie A e alla Legadue. I sabini, però, giocheranno a Napoli le gare casalinghe. Poi, a Bologna, il lungo tiramolla sulla presenza o meno di Sacrati: un sms di Michele Forino in diretta su E’tv chiude il caso, il presidente alle 21.30 è a Roma per tentare l’ultima arringa. Deve convincere i federali d’avere quella liquidità mai avuta durante tutto l’anno, esortandoli a dargli fiducia perché non intende mollare. I termini per saldare il conto che avrebbe permesso di scollinare facilmente — prima dei successivi passaggi, il debito totale è ancora di circa 2,5 milioni — sono scaduti da sette giorni, e la somma non era clamorosa: 700 mila euro. Bazzecole, per chi ha nel cassetto progetti da 400 milioni. Gli credono i suoi, gli crede anche Zoran Savic che a Las Vegas dorme sereno. E invece Sacrati ancora una volta i soldi non li mette, la Comtec storce il naso ma il patron rilancia: pago solo se m’iscrivete. Un treno impazzito lanciato a tutta velocità contro il muro.
La Comtec prende atto e ieri, alle 19, declama ai consiglieri le proprie deduzioni
. Poi tocca al patron smarcarsi, gridare che non è uno squattrinato, che da lunedì i soldi si vedono a video. Sul tavolo, però, mai. I consiglieri, increduli, gli spiegano che per salvare sportivamente l’Aquila, lo condannano a pagare davvero (e un sacco di soldi): lui accetta senza condizioni. E così il lungo conciliabolo partorisce il compromesso, il «piano di riserva» che non ammazza una società gloriosa, la vera vittima di tutto questo. La Fortitudo, verrà detto oggi, avrà facoltà d’iscriversi alla ex serie B. Dovrà saldare tutto, la Fip spiegherà anche come e delineerà il nuovo assetto del campionato dilettantistico che si trova con una squadra in più. La Effe perde il suo patrimonio giocatori, ora tutti svincolati, deve ridisegnare la dirigenza (Savic andrà via, i rapporti con Sacrati sono già deteriorati) e si tiene stretta il suo corposo deficit laggiù in B. Ma esiste. E dal baratro c’è speranza, magari con altri uomini, di vederla risalire. Elisa Fiocchi - Daniele Labanti

FONTE: www.corrieredibologna.it
Show_
00sabato 18 luglio 2009 20:15

La Federazione, come ho scritto altrove, è una congregazione di buffoni.

Sacrati è un bastardo incompetente e che crede di fare fessa la gente.

Se non va via lui, altro che promozione reed, altre delusioni.
Anche se con il solo settore giovanile, la Effe è davvero forte lo stesso.

Piuttosto, sempre come ho scritto altrove a Tequila, spero di poter festeggiare due promozioni il prossimo anno ed esaudire il mio sogno (e credo anche di molti di noi), di misurarci con la MITICA FOSSA in una finale.

Sogno...
Salvo_arciere
00sabato 18 luglio 2009 22:44
con tutto il rispetto per la fortitudo, se esiste un sindacato che tutela le società di basket dalla serie A alla Adil ecc sarebbe il caso ke si muovesse. fossi al posto dei presidenti di TUTTE LE SQUADRE non scenderei in campo se non prima rimettono le cose come devono essere. MA KE SCHIFO E'????? MA NON HO CAPITO MA GLI ALTRI SONO FESSI CHE HANNO I DEBITI E VANNO RADIATI? LEGA DI MERDA.
Exsottosopra
00sabato 18 luglio 2009 23:02
Federazione Ridicola, ed io che credevo e speravo che almeno il basket potesse essere da esempio per tutte le istituzioni pubbliche e soprattutto sportive ed invece alle volte ci dimentichiamo che siamo in Italia, patria dove va di moda l'ormai detto che dice: "Fatta la legge trovato l'inganno".
Io fossi stato per i vertici della Federazione quando ieri sera se presentato il Presidente della Fortitudo alla riunione manco l'avrei fatto entrare e dettare addirittura le condizioni del salvataggio di un club che cmq merita il rispetto per le belle pagine di basket che ha scritto soprattuto sulla fine degli anni 90.
Il Paradosso che emerge è di come le regole non siano uguali e valgano per tutti alla stessa maniera, una Fortitudo in A dilettanti se da un lato può rappresentare un ottimo motivo per accendere i riflettori e dare visibilità al "nostro" campionato dall'altro rappresenta una mazzata pazzesca a tutte quante le squadre,compresa la nostra, che non stanno badando a spese per allestire un organico di tutto rispetto per giocarsi la promozione in serie A2. Tolto un posto per la promozione che sarà sicuramente di Bologna, ci troveremo a battagliare con un sacco di squadre sia del nostro girone (Ferentino e Trapani su tutte) che del girone A (Forlì, Omegna, Verona,Brescia e qualche sorpresa) per raggiungere l'unico posto disponibile per andare in A.
Tutto questo è una VERGOGNA, che lo dicessero prima almeno molte squadre avrebbero sicuramente dimezzato gli investimenti e rimandato il salto di categoria al prossimo anno.
Mi dispiace per Bologna ed i suoi tifosi ma per me la Fortitudo andava non iscritta alla Serie A dilettanti perchè così si rischia di Falsare un campionato, e lo dice un simpatizzante di questa squadra.
Pensavo che il grande Dino sarebbe riuscito ad aggiustare le cose ed invece mi sa che neanche lui ci ha potuto nulla, tutto questo deve fare riflettere, io sono disgustato e spero che i club si facciano sentire nelle sedi competenti manifestando tutte le loro perplessità e portando avanti le proprie ragioni contro una decisione che rappresenta l'ennesima vergogna di casa nostra.
Ed ho tralasciato la buffonata fatta con Rieti che ha trasferito il titolo a Napoli (Omologare il passaggio di sede da rieti a napoli della sebastiani a termini di trasferimento già ampliamente scaduti è scandaloso, la stessa fip mette la firma su una truffa, aspettiamo di conoscere le carte che consentono ciò), ma quella su cui non si può passare di sopra è che la Lega si è resa autrice di un misfatto per quanto riguarda l'esclusione di Osimo, infatti leggete qua sotto cosa dice l'articolo 108 a proposito della Rinuncia di una squadra a partecipare al campionato...


Art. 108 Rinuncia alla partecipazione -
(delibera n. 401 C.F. 27/11/1999 – delibera n. 144 C.F. 13/05/2000 –
delibera n. 573 C.F. 28-29/04/2001 – delibera n. 147 C.F. 14/12/2002)
[1] La rinuncia di una società a partecipare al campionato cui aveva diritto è considerata grave infrazione ai sensi
dell'art. 133 R.O. della FIP: "Doveri delle società" e non conferisce alla società rinunciataria il diritto di partecipazione a campionati inferiori



A termine di iscrizioni già scaduto, hanno permesso ad Osimo di rinunciare alla Adil (guarda caso in favore della effe), quando il regolamento esecutivo lo vieta esplicitamente nell'art 108.
Nulla contro i tifosi marchiggiani, anzi tra le delibere strane del cf questa è l'unica da avallare, per non far sparire un'altra società, ma comunque trattasi di decisione che va contro le norme scritte nel R.E.

Il basket è guidato da una banda di dilettanti allo sbaraglio, che le leghe riflettino un pochino sulla svalutazione del prodotto basket in italia, abbandonino la federazione e si rimettano in carreggiata per tornare ad essere anche più competitivi in europa. [SM=g8237]
crazy boys
00domenica 19 luglio 2009 04:00
Re: Re:
reed70., 18/07/2009 18.49:




salvo, leggi a che livello sono arrivati:

LA CRISI INFINITA
La Fortitudo riparte dalla serie B
Sacrati tenta il tutto per tutto in Fip ma è escluso
Niente Legadue, la Effe scende fra i Dilettanti



La Fortitudo è fuori dalla Legadue, come ampiamente previsto. Ma non muore, perché oggi verrà ufficializzata la possibilità d’iscriversi alla A dilettanti, ovvero l’ex B1 (dove resterà vivo un derby bolognese: con il Gira). In un Consiglio federale fiume, la Effe sprofonda ma non affoga del tutto dopo un lungo faccia a faccia fra Gilberto Sacrati e i consiglieri, nel quale il presidente ha confermato l’intenzione di far fronte a ogni pendenza pur di non veder sparire il club, accettando anche l’ulteriore retrocessione di una categoria. La saga non finisce qui, perché i debiti restano e vanno saldati, ma se la salute finanziaria della società rimane agonizzante almeno quella sportiva, per ora, è salva. La Effe c’è, nei dilettanti ma c’è. E Sacrati, che ce l’ha ficcata assieme al suo staff, ha comunque deciso di non abbandonarla.
Con la sua proverbiale puntualità Sacrati s’è presentato alle 21.30 in Federazione a Roma, quando il Consiglio era in corso da ben quattro ore, chiedendo d’essere ascoltato prima della decisione finale sulle sorti della Fortitudo. Così, fino alla mezzanotte non era noto se la Effe dovesse vivere o morire. Sacrati non ha saldato i debiti ma ha proposto una sorta di fideiussione di entità aleatoria (si va da 2 a 3 milioni, a seconda delle fonti) per bilanciare la bocciatura della Comtec, parere non vincolante ma ultimamente mai disatteso. Quand’era chiaro che si sarebbe fatta notte fonda, la Federazione ha annunciato l’intenzione di posticipare ad oggi tutte le comunicazioni relative alle iscrizioni, sebbene il presidente Dino Meneghin avesse sperato di poter chiudere la partita presto. Il tardivo blitz di Sacrati ha scombinato i piani: ufficialmente arrivato in ritardo per «problemi di viabilità», il presidente è stato ascoltato attorno alle 22.15, alla ripresa della discussione dopo la pausa per la cena. Anche nel possibile ultimo giorno di vita sportiva della Effe, Sacrati è arrivato lungo.
Presenti 19 consiglieri su 20, i lavori hanno preso il via alle 17.30 facendo trapelare che sia Rieti sia Latina hanno le carte in regola per iscriversi rispettivamente alla serie A e alla Legadue. I sabini, però, giocheranno a Napoli le gare casalinghe. Poi, a Bologna, il lungo tiramolla sulla presenza o meno di Sacrati: un sms di Michele Forino in diretta su E’tv chiude il caso, il presidente alle 21.30 è a Roma per tentare l’ultima arringa. Deve convincere i federali d’avere quella liquidità mai avuta durante tutto l’anno, esortandoli a dargli fiducia perché non intende mollare. I termini per saldare il conto che avrebbe permesso di scollinare facilmente — prima dei successivi passaggi, il debito totale è ancora di circa 2,5 milioni — sono scaduti da sette giorni, e la somma non era clamorosa: 700 mila euro. Bazzecole, per chi ha nel cassetto progetti da 400 milioni. Gli credono i suoi, gli crede anche Zoran Savic che a Las Vegas dorme sereno. E invece Sacrati ancora una volta i soldi non li mette, la Comtec storce il naso ma il patron rilancia: pago solo se m’iscrivete. Un treno impazzito lanciato a tutta velocità contro il muro.
La Comtec prende atto e ieri, alle 19, declama ai consiglieri le proprie deduzioni
. Poi tocca al patron smarcarsi, gridare che non è uno squattrinato, che da lunedì i soldi si vedono a video. Sul tavolo, però, mai. I consiglieri, increduli, gli spiegano che per salvare sportivamente l’Aquila, lo condannano a pagare davvero (e un sacco di soldi): lui accetta senza condizioni. E così il lungo conciliabolo partorisce il compromesso, il «piano di riserva» che non ammazza una società gloriosa, la vera vittima di tutto questo. La Fortitudo, verrà detto oggi, avrà facoltà d’iscriversi alla ex serie B. Dovrà saldare tutto, la Fip spiegherà anche come e delineerà il nuovo assetto del campionato dilettantistico che si trova con una squadra in più. La Effe perde il suo patrimonio giocatori, ora tutti svincolati, deve ridisegnare la dirigenza (Savic andrà via, i rapporti con Sacrati sono già deteriorati) e si tiene stretta il suo corposo deficit laggiù in B. Ma esiste. E dal baratro c’è speranza, magari con altri uomini, di vederla risalire. Elisa Fiocchi - Daniele Labanti

FONTE: www.corrieredibologna.it




FIP FEDERAZIONE ITALIANA PU....ATE...SONO DAVVERO RIDICOLI,RIDICOLA è ANCHE LA FORTITUDO CHE PER COLPA DI UN CRETINO MERITA LA CANCELLAZIONE COSI COM'è STATO PER TANTE ALTRE SOCIETà,ALTRO CHE SERIE A DILETTANTI..
Exsottosopra
00domenica 19 luglio 2009 04:14
Re: Re: Re:
crazy boys, 19/07/2009 4.00:




FIP FEDERAZIONE ITALIANA PU....ATE...SONO DAVVERO RIDICOLI,RIDICOLA è ANCHE LA FORTITUDO CHE PER COLPA DI UN CRETINO MERITA LA CANCELLAZIONE COSI COM'è STATO PER TANTE ALTRE SOCIETà,ALTRO CHE SERIE A DILETTANTI..




Per la serie mi faccio i miei "porci comodi" e mi presento alle 21:30 in Federazione e mi permetto pure il lusso di battere i pugni sul tavolo, ma io l'avrei preso a "frisca e pitita" Sacrati o non Sacrati ...SCANDALOSO E VERGOGNOSO... [SM=g8237]
Show_
00domenica 19 luglio 2009 09:57

Ma ancora vi meravigliate di quello che fa Sacrati?

Io ormai non più. Ho capito che con lui al peggi non c'è mai fine e, vi assicuro, Venerdì è stato l'inizio della fine per la Effe.

Exsottosopra
00domenica 19 luglio 2009 11:22
Re:
Show_, 19/07/2009 9.57:


Ma ancora vi meravigliate di quello che fa Sacrati?

Io ormai non più. Ho capito che con lui al peggi non c'è mai fine e, vi assicuro, Venerdì è stato l'inizio della fine per la Effe.




Intanto però compare questa situazione rischia seriamente di ritorcersi contro a tutte le squadre noi comprese che senza mezzi termini hanno fatto proclami di promozione, come l'anno scorso in A2 un posto per la Serie A1 era già "prenotato" dalla squadra del Grezzo, quest'anno in A dilettanti per forza di cose resta un solo posto che porterà nell'Olimpo del basket perchè Bologna non credo che smobiliterà, io credo che Lamma e Fucka resteranno, aggiugiamoci pure che in quanto ad under il settore giovanile di Bologna è uno dei più floridi ed il gioco è fatto, secondo me non perdono in tutta la stagione regolare più fase ad orologio e play off non più di 3 partite.

Exsottosopra
00domenica 19 luglio 2009 11:36
Fortitudo sempre più giù

DOPO la tempesta, Sacrati non molla. A dispetto dei debiti da saldare, della doppia retrocessione, dei tifosi che l´aspettano fuori da E´tv per parlargli forte e chiaro, il presidente mostra il petto. La Fortitudo sarà ancora sua, detto dai più diffusi schermi cittadini. «Mi sono battuto per tenere l´Aquila almeno in A dilettanti. Volevo mantenerla in vita, salva, in grado di pensare a un futuro. Senza perdere nulla della sua storia. Questo era il mio obiettivo, preservare il patrimonio ideale».
Sacrati è partito dal venerdì nero, che in nottata è diventato almeno grigio. «Volevo e dovevo essere personalmente a Roma, servivano documenti a mia firma. Abbiamo sperato nella LegaDue, ma contro i regolamenti non si può far nulla(Addirittura!!! [SM=g8655]). La Fip ci ha ascoltato e, alla fine, dato la terza serie. Sono tornato a Bologna alle cinque». Per tirare dritto, dunque. «Sarà un anno di purgatorio. Ma abbiamo un programma, che metteremo a punto a giorni: se poi qualcuno volesse farsi avanti, noi siamo qua, pronti ad ascoltare, sennò andremo da soli. Da poco, abbiamo chiesto aiuto a dei bolognesi, però nessuno c´è venuto incontro: così ho garantito personalmente e coperto. Non volevo che qualcuno prendesse la Fortitudo dopo il fallimento». E se ci fosse Sabatini? «Meglio se arrivasse sotto mentite spoglie… Quando parlò in questo studio e non potei replicare, aveva detto cose sconsiderate, ed ebbi un attimo di rabbia».
Sacrati ha rivelato pure dettagli sul deficit. «La fideiussione da 2 milioni di euro è assicurativa, però garantita dalla Banca d´Italia. Purtroppo la federazione non accetta fideiussioni come garanzia per l´iscrizione ai campionati. La Comtec ci aveva trovato scoperti per un milione: coi pregressi dovuti ai giocatori s´arriverà a 2-2,5 milioni. Questo è ciò che manca, altrochè 12 milioni(E certo, che saranno mai 2 milioni e mezzo di buco... [SM=g8911]) o altre panzane. Ci sarebbe poi da sistemare il mutuo del PalaDozza: risolto quello, la Fortitudo diverrebbe una squadra normalmente gestibile». Spiega anche com´è stato possibile il tracollo dell´ultimo anno. «Avevamo avuto garanzie per certe operazioni che non si sono verificate, e sono mancati introiti da sponsor. Poi ho scoperto che i tempi dello sport sono diversi da quelli dell´impresa, che gode di più deroghe. Nel basket, nulla: a dicembre feci un´operazione per la quale incassare milioni di euro. Devo ancora vederli». [SM=g7869]
I debiti però vanno saldati, anche in A dilettanti. «L´iscrizione non sarà un problema, costa sui 40.000 euro. Non so i tempi per ripianare gli slittamenti dei nostri pagamenti, ma provvederò, senza sofferenza. E potrebbe essere piacevole ricostruire il futuro». Ma con quanto credito, dopo una simile serie di rovesci? «La gente forse non crede alle mie parole, ma ci metto la faccia. Sarebbe stato facile mollare tutto, specie dopo due anni finiti male. Ma non voglio affondare la Fortitudo».
Del programma, la prima pietra potrebbe essere Finelli. «Il coach vorrei tenerlo. Gliel´ho detto, ci sta pensando, gli parlerò oggi, visto che è tornato ieri dall´America». Savic è all´uscio. «Lo incontrerò domani. La scelta di rimanere o meno sarà solo sua. Non ci siamo ancora visti, solo sentiti al telefono». L´altro perno del progetto è (o era) il Parco delle Stelle. «Ne parleremo più avanti. Mi sembrerebbe poco logico levare un progetto che porterebbe soldi all´Aquila». E i rapporti coi tifosi? «Sempre stati corretti, anche nei momenti più gravi. Se però la città vorrà che rinunci, sono pronto a farlo». L´ultimo pensiero è sulle chiacchiere relative a Consorte. «Ha comprato degli appartamenti in un palazzo che era nostro. Questo è stato l´unico rapporto». Francesco Forni

Rassegna stampa del 19-07-2009
Fonte: La Repubblica



Fortitudo: il futuro è da inventare

DA CHI RIPARTIRÀ la Fortitudo? Alex Finelli rientrerà a Bologna solo questa mattina, di ritorno dagli States. Il coach bolognese nato e cresciuto cestisticamente all’interno della storica palestra Furla dovrebbe prendere una decisione definitiva in queste ore, da una parte l’affetto per un ambiente che nel passato gli ha dato tanto, dall’altro l’incertezza nei confronti di una dirigenza che gli aveva chiesto di scendere in Legadue per riportare l’Aquila nella massima serie cestistica, avendo a disposizione un budget di circa 2 milioni di euro.
Oggi quelle promesse non sono state mantenute e dunque non dovrebbe esserci meraviglia se Finelli decidesse di passare la mano. Non ci sarà Zoran Savic, mentre il capitano biancoblù Davide Lamma potrebbe rientrare in pista: bollato per la stagione come un autentico brontolone disfattista, si è poi scoperto che la squadra era ingestibile non per una overdose di polemica, né per una mancanza di attributi da parte dei giocatori italiani, ma perché non vi era puntualità nel pagamento degli stipendi.
OLTRE A CITTADINI – altro giocatore della diaspora fortitudina che interessa fortemente alla Virtus — a Huertas, Malaventura e Mancinelli, la Fortitudo perderà anche il controllo dei giovani Alessandro Piazza, Alberto Chiumenti e Riccardo Cortese sui quali potrà solo godere dei relativi premi di addestramento. Così l’Aquila non potrà incassare alcun buyout dalla loro partenza, e questo è uno degli aspetti più negativi di questo declassamento in serie A dilettanti, compensato solo in parte dal fatto che l’affiliazione non è stata ritirata e quindi tutto il settore giovanile rimane intatto. Ora serve una persona che conosca a menadito i giocatori italiani e che provi ad allestire una squadra in un momento in cui il mercato è in una fase già avanzata e molto società si sono già accaparrate gli elementi migliori della categoria. Massimo Selleri

Rassegna stampa del 19-07-2009
Fonte: Il Resto del Carlino

crazy boys
00domenica 19 luglio 2009 12:10
GAZZETTA DEL SUD

basket ripartirà dalla A dilettanti

Esclusa la Fortitudo Rieti giocherà a Napoli



ROMALa Fortitudo Bologna e il Basket Livorno (ma per i toscani non è un novità) sono stati esclusi dal prossimo campionato di Legadue. Questa la delibera del Consiglio federale della Fip che si è riunito a Roma, pronunciandosi sulle richieste di iscrizione delle squadre ai campionati della prossima stagione.
La Fortitudo - che ha tentato di salvarsi in extremis nonostante una pesante situazione debitoria - ha già fatto richiesta e ottenuto il via libera per ripartire dalla A Dilettanti mentre Rieti e Latina, le altre due società la cui iscrizione era stata sospesa lo scorso 1 luglio, sono rientrate nei parametri e prenderanno regolarmente parte, rispettivamente, ai campionati di serie A e LegaDue.
Nel caso di Rieti, inoltre, la società ha ottenuto la possibilità di giocare le partite interne della prossima stagione a Napoli. Il Consiglio federale, si legge nella nota della Fip, «sentita la relazione della Comtec, ha deliberato di non ammettere le società Fortitudo Bologna e Basket Livorno al campionato. Pertanto saranno riaperti i termini per l'ammissione alla Legadue».
Già sicura del ripescaggio Imola, per l'altro posto è favorita la Virtus Siena che ha perso la finale dei playoff di A dilettanti.
Per quanto riguarda invece Rieti, il Cf ha approvato «la richiesta di trasferimento provvisorio di attività nella città di Napoli, per una sola stagione agonistica».
In serie A Dilettanti - se la Fortitudo ce la farà ad iscriversi - saranno così soltanto due i posti vacanti (quello di Imola e quello della rinunciataria Roseto) e le speranze di ammissione della Pallacanestro Nebrodi Capo d'Orlando (sesta nella speciale graduatoria) si riducono così al lumicino.
Infine il campionato di serie A1 femminile 2009-10 «sarà disputato da 12 squadre. Una sola la retrocessione in serie A2».

Exsottosopra
00domenica 19 luglio 2009 15:22
Il crack Fortitudo - E adesso, a quale futuro credere? Purgatorio Serie B, se tutto va bene. La Effe fuori dalla LegaDue, comincia un futuro al buio.

Sono le 13.26 di un sonnolento sabato di luglio quando, nella Bologna spolpata dal weekend, l´agenzia Ansa batte la notizia che tale più non è, e cioè che la mannaia federale s´è abbattuta sull´antico orgoglio dell´Aquila. La Fortitudo è fuori dal basket professionistico, diffusi i verdetti che erano maturati, al Consiglio federale romano, intorno alla mezzanotte.


Il club evita per ora l´infamante sparizione per debiti, ma è una grazia sospesa, vincolata al saldo degli stessi: e, a parte le (pessime) abitudini della casa, non si capisce perché Sacrati dovrebbe pagare un pacco di milioni un posto in B che vale gli ossi della polenta. Lui dice che lo farà, avendone i soldi e i tempi giusti. Memori di folti precedenti, sarà permesso eccepire che è l´ultimo film che pensiamo di vedere.

Adesso la fine è nota, dopo tanti giorni in cui il destino aveva tirato solo da una parte. Eppure a Roma, in fondo, sarebbe bastato poco per ribaltarlo, perché perfino sui tanti, troppi termini puntualmente disattesi fin qui, buona parte del Consiglio era disposta a largheggiare. Sarebbe bastato a Sacrati presentarsi prima delle 22. Portare i soldi. Portare una fideiussione bancaria e non assicurativa. Perché circolava una volontà di non disperderlo, il patrimonio ideale della Effe, società tra le più popolari d´un movimento immiserito, spaccato dalle faide, esausto fino a perder pezzi ogni estate. Benchè a mani nude, Sacrati aveva speso la sua ultima arringa per mantenere la sedia in A2, impegnandosi a pagare i debiti. Al diniego, per non crepare, s´era adattato alla B1. Domanda accolta, dietro impegno a ripianare, anche se già un minuto dopo c´era da chiedersi se, mai rispettate le scadenze quando ballavano questioni di sopravvivenza, l´uomo possa strapagare una serie B di cui la Fip probabilmente omaggerebbe una qualsiasi Nuova Fortitudo che ripartisse al posto di questa, fallita. Lui giura che ciò non accadrà e sarà la prossima puntata, detto che sarà dura ripresentarsi a una tifoseria tradita a suon di balle. La proprietà però resta sua, da disporne come crede.

Certo, usata come ponte levatoio verso il Parco delle Stelle, la Effe rischia pure di non servirgli più, perché in Comune il progetto non attizza, ed ora la stessa AEG, il colosso americano degli impianti che con lui trattava per la gestione dell´arena da 15.000 posti, ha volto lo sguardo a Torino, vicina ad assumere la guida degli impianti olimpici, in una partnership che gli enti locali stanno esaminando con la francese Gl Events (quella che qui rilevò da Cazzola il Motor Show). Insomma, tutto porta altrove, Fortitudo compresa, intorno alla quale caleranno ora samaritani e avvoltoi, e fra questi il medico che, guarendola, verrà benedetto come salvatore. Leggete sopra delle smanie di Sabatini, mentre si muove pure l´avvocato Palumbi, per iscrivere una Sg Fortitudo con marchio e blasone in regola, figliata dalla casa madre, protetta dall´ex ministro Tesini e pronta alla questua dei denari presso gli uomini dello storico entourage di via San Felice. Non servirà, dice Sacrati, deciso a restare. Per farlo, dovrà fare un bel bingo. Subito saldare la Fip (38 mila euro mercoledì). Poi negoziare arretrati coi giocatori, a rischio lodi. Poi tasse e contributi chiedendo dilazioni. Poi salutare gratis i Mancinelli e Huertas in uscita. Poi pupparsi il mutuo PalaDozza. Il futuro sarà piacevole, ha detto iersera. Auguri.

In ogni caso, mentre i tifosi sul web manifestano ira, dolore e sbigottimento, e la "storica" Fossa invita tutti davanti al PalaDozza domani alle 19, si ripartirà. Perché l´affare Fortitudo è morto, l´anima no. Da qualche parte, uomini di buona volontà sapranno trapiantarla e farla rinascere. Scritto sei anni fa quando s´inabissò e trovò aria la Virtus, riscritto oggi, contando che la storia si ripeta: dove ci sarà la sua gente, lì ci sarà sempre una Fortitudo.

Fonte: www.basketnet.it
Data: 19/07/2009
Exsottosopra
00domenica 19 luglio 2009 15:28
Fossombrone è stata ufficialmente ripescata in A dilettanti

Al momento il ripescaggio è avvenuto al posto della derelitta Roseto e quindi il club marchigiano è inserito nel girone B (il “Sud”) ed entro le ore 9 di domani dovrebbe dare una risposta. Ma c’è un “ma”… «Ho fatto una richiesta alla Fip – fa sapere Maurizio Grilli – chiedendo di aspettare qualche ora in più per prendere una decisione più “globale”, visto che ci sono alcune situazioni in sospeso (Fortitudo, Livorno, Imola…).

Mi chiedo che senso abbia mettere mano ai gironi “a singhiozzo”…». L’intento è aspettare per andare a sostituirsi a Imola, che lascerebbe un “buco” nel girone A. «L’intenzione è di andare avanti – chiude il presidente – Dove e come lo vedremo. Probabilmente non avremo sponsor importanti come lo scorso anno, ma tanti piccoli che ci permetteranno di proseguire».

Fonte: Ufficio Stampa Basket Fossombrone
Data: 19/07/2009
Exsottosopra
00domenica 19 luglio 2009 15:44
Fortitudo e Livorno, il basket cade a pezzi
Troppi debiti: Bologna finisce tra i dilettanti. Aveva vinto lo scudetto quattro anni fa.


BOLOGNA - Cadono come mosche le società di basket, potate ogni estate dalla crisi economica, e se un anno fa la serie A dovette depennare Napoli e Capo d´Orlando, annegate in un profondo rosso, stavolta tocca a un´accoppiata di Lega Due. Gloriosissima, però, se unisce Fortitudo Bologna e Livorno, escluse ieri da una delibera del Consiglio federale, poiché salassate da conti impresentabili.
La Fortitudo ha provato a salvare la pelle, quando venerdì notte il suo presidente Gilberto Sacrati, immobiliarista, ha raggiunto l´assise sventolando, in largo ritardo, una fideiussione assicurativa. Respinto con perdite, ed escluso dal campionato, gli è stato prospettato un posto in serie A Dilettanti (la vecchia B1), a patto di saldare in fretta tutti i debiti. Che un paio di milioni verso giocatori e dipendenti (e 38.000 euro pure, curiosamente, dovuti alla Fip) valgano quel ripescaggio è da discutere, lasciando perdere altri oneri più corposi, come un mutuo da 7 milioni sul palasport. S´andrebbe insomma verso il fallimento, e lo choc diverrebbe epocale, per un club di vita secolare, fiero di due scudetti, l´ultimo dei quali vinto appena 4 anni fa, agli sgoccioli dell´era imperiale di Giorgio Seragnoli, il magnate per cui l´Aquila è stata una magnifica ossessione, un Moratti del basket che fece pasteggiare la sua gente a champagne, rendendo ancor più agro l´odierno pane e cipolle.
Livorno invece, che lo scudetto lo sfiorò appena, per decimi di secondo, nell´89, è schiattata senza neppur chiedere clemenza: posto di basket per lunga tradizione, il suo declino s´era avviato quando, negli anni Novanta, di due squadre in salute se ne fuse una sola, malaticcia. Di lì i disastri, e ora la dipartita, in un quadro di crisi che infligge a questo sport vittime ormai annuali: sempre a Bologna detta Basket City, nel 2003, fu già radiata la Virtus, oggi risorta a nuova vita. Né il clima d´ostilità fra Lega e Fip aiuterà un movimento che dà l´idea di spolpare gli ultimi ossi, sempre più avari. Da ieri, intanto, le mandibole d´altri due onorati club del tempo che fu hanno tolto le dentiere e si son messe a riposo.

Fonte: La Repubblica
Data: 19/07/2009
Autore: WALTER FUOCHI
Exsottosopra
00domenica 19 luglio 2009 15:46
Sabatini: «Pronto a prenderla io»
La proposta «Oggi la priorità è salvare la società, dopo un anno la cederei senza debiti»


Claudio Sabatini, la Fortitudo è stata iscritta al campionato di A dilettanti. Qual è la sua opinione su questa vicenda?
«Che siamo davanti all’ennesima mossa per temporeggiare: è tutta scena e niente sostanza».
Perché dice questo?
«Tutti sanno che una fidejussione assicurativa è irricevibile agli occhi della Fip. Ma questo è solo l’ultimo atto di una situazione non limpida: si continua a parlare di Parco delle Stelle e poi non si riesce neppure ad iscrivere la squadra al campionato di Legadue. Occorre una gran faccia tosta, ma ripeto questa è solo una tattica per prendere altre due settimane di tempo e poi dire che si è fatto tutto il possibile, ma non si è riusciti a salvare il club».
Se lei avesse ragione, che cosa accadrà dopo?
«Guardi in questo momento ci sono persone che osservano attentamente quello che sta succedendo pronte ad intervenire per garantire un futuro alla Fortitudo. Chiaramente tutti vogliono fare piazza pulita di chi c’è già e non è stato capace di gestire la situazione. Si è arrivati a 5 milioni di perdite, bastava cedere 4/5 giocatori e chiudere la stagione con solo 6 elementi come del resto ha fatto Rieti che poi si è anche salvata».
Tra queste persone c’è anche lei?
«Sì. Le dico una cosa che non dovrei dire dato che con la Virtus siamo in piena campagna abbonamenti e queste parole so già che non saranno gradite ai miei tifosi. Se non ci fossero altre alternative io sarei pronto a scendere in campo e a metterci risorse economiche, strutture e uomini. Un tifoso della Fortitudo farà il presidente, un altro quotidianamente potrà visionare i nostri conti come amministratore, per poi cedere tra un anno la società con zero debiti a zero lire ai tifosi stessi, siano essi della Fossa dei Leoni o altri, ma devono essere tifosi veri, e non persone interessate ad altro che si spacciano per appassionati dell’ultima ora. Bologna insegna una lezione: nello sport con i progetti immobiliari non si va da nessuna parte».
Se la sua operazione andasse in porto, sarebbe l’inizio della polisportiva Real Bologna da lei più volte caldeggiata?
«Oggi la priorità è salvare la Fortitudo, domani senza demagogia potremo pensare alla polisportiva. Ho letto sul vostro giornale che i tempi sono maturi per fare sistema, una tesi che io condivido. E’ necessario costruire una rete che coinvolga le diverse realtà sportive professionistiche e non, senza pensare a speculazioni collaterali. La città va cementata moralmente e non nei terreni».
Lei possiede la Virtus, perché si darebbe tanto da fare per i suoi cugini-rivali?
«Perché è una parte importante del patrimonio della città, come la Virtus o il Bologna Calcio. Le difficoltà della Fortitudo sono state un danno per tutti e hanno messo in forte imbarazzo chiunque lavori nello sport e abbia l’ambizione di portare avanti progetti sani e sostenibili».

Fonte: Il Resto del Carlino
Data: 19/07/2009
Autore:Massimo Selleri


Exsottosopra
00domenica 19 luglio 2009 15:49
Certi disastri si evitano costruendo le squadre prima dei progetti edilizi

ALLA FINE è successo ciò che tutti temevano e ciò che ormai da mesi ci aspettavamo. Con un colpo di spugna, il Consiglio Federale ha cancellato dalla A la Fortitudo e la sua storia per le inadempienze del presidente Sacrati. Una storia già vista in parte nel 2003 con la Virtus, un’altra ferita che si apre sulla pelle di Bologna, che come tutti sanno ha la pallacanestro nel Dna.
La Fortitudo si è spenta con una lenta agonia, con tutti i tentativi vani, goffi, incredibili fatti dai dirigenti per uscire da un vortice di debiti. Solo nell’ultima stagione, quante volte abbiamo scritto del mutuo del credito sportivo, delle inadempienze con giocatori e relativi procuratori. Eppure, ogni volta, dopo l’ennesimo balletto sulle cifre, sulle scadenze non rispettate e sui mezzi pagamenti effettuati, alla dirigenza dell’Aquila è stata concessa quella fiducia, da tifosi e città, che serviva per uscire dalle secche, nella speranza di vedere la Fortitudo riprendere quel cammino che soli pochi anni fa la vedeva come fiore all’occhiello dell’intero movimento cestistico italiano. Erano speranze vane, inseguite da tutti per il troppo amore verso questa gloriosa società. Sono stati bravi soprattutto i tifosi, che hanno cercato sempre di comprendere le ragioni di ognuno e hanno lasciato lavorare senza troppe contestazioni chi stava trascinando la società verso il baratro della mancata ammissione alla A. I tifosi hanno messo in campo la loro fede, la loro pazienza, la loro fiducia: ecco come sono stati ripagati.
Si poteva evitare una fine così ingloriosa? Forse. Bastava che i grandi signori di questa disfatta avessero avuto il buon senso, l’umiltà di chiedere aiuto quando ancora si poteva correre ai ripari. Invece. Invece ci siamo dovuti sorbire le storie delle sponsorizzazioni americane, il sogno, o forse è meglio dire l’incubo, del Parco delle Stelle, per tenere in piedi un club che stava inesorabilmente scivolando verso la fine più brutta che ci possa essere nel mondo dello sport: non la retrocessione per demeriti sportivi, ma il declassamento per debiti non onorati.

E’ UN FALLIMENTO sotto ogni punto di vista, che chiama in causa anche Bologna. Alla luce di ciò che è successo alla Fortitudo, bisogna che la città si domandi e trovi una risposta su come si possano evitare simili disastri. Non ci sono più tempo e voglia di ascoltare e ospitare imprenditori, o pseudo tali, che si insediano a capo di una società unicamente in nome di un progetto immobiliare. Non si può più vedere la nostra storia sportiva saccheggiata e cancellata solo per colpa di qualche mattone. D’ora in avanti chiunque si faccia avanti deve mettere sul tavolo serietà, progetti chiari e voglia di fare bene nel nome della tradizione. Poi, davanti a risultati decorosi raggiunti sul campo, si potrà parlare di programmi edilizi.
Adesso basta con le lacrime, l’irreparabile è stato compiuto, non ci resta che tornare a guardare avanti. La Fortitudo tenterà una ripartenza, magari con dirigenti nuovi _ sarebbe auspicabile _ nella speranza che riesca a riguadagnare quanto prima le posizioni perdute. Merita il massimo aiuto possibile, così come si dà una mano a qualcuno che ci è caro e che sta passando veramente un brutto momento.

UN ULTIMO PENSIERO. Con la caduta dell’Aquila, sparirà per qualche stagione, speriamo per poco, il derby, quello vero, quello di campionato. E’ una perdita importante per Bologna, una perdita che priverà tutti i tifosi, biancoblù e bianconeri, di ciò di cui vanno più orgogliosi. Tranquilli: è soltanto una questione di tempo. Perché il Derby, proprio con la maiuscola, prima o poi tornerà. E allora Bologna, ancora una volta, avrà trovato la forza di cancellare questa brutta macchia dalle pagine della sua gloriosa storia sportiva.

Fonte: Il Resto del Carlino
Data: 19/07/2009
Autore:FRANCO CANIATO

Exsottosopra
00domenica 19 luglio 2009 15:51
Il tifoso Bazzani: «Un fallimento, ma siamo qui»
«Non smetteremo, però ci meritiamo chiarezza»


«SERIE A o serie B, noi saremo sempre lì», spiegava Fabio Bazzani mentre ieri mattina saliva in ritiro con la Spal, la sua nuova squadra. «Non posso parlare per gli altri, per quello che mi riguarda posso dire che in qualsiasi categoria giochi una squadra con la F scudata, io sarò un suo tifoso».
La Fortitudo ha rischiato di scomparire, come ha vissuto questi momenti?
«Ero a Bologna e quindi ho seguito personalmente tutta la vicenda. Io per natura sono un ottimista e sono abituato a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno: tra la possibilità di essere radiati e essere declassati nella A dilettanti, io preferivo la seconda soluzione che poi fortunatamente si è realizzata. Non ho mai creduto nella possibilità di una penalizzazione in Legadue, erano troppe le voci negative sulla situazione economica del club».
Qual è il suo giudizio sulla società?
«I veri tifosi della Fortitudo non chiedono grandi investimenti, ma pretendono chiarezza. Davanti alle difficoltà i dirigenti dovevano avere l’umiltà di dire lo stato delle cose in un tempo utile per poter intervenire. La scorsa stagione io ho giocato a Pescara, anche lì c’erano dei problemi economici ma la società è stata sincera e non li ha nascosti, così è nata una sottoscrizione popolare che ha migliorato la situazione, garantendo un futuro alla squadra».
Sacrati, però, vuol rimanere. Che ne pensa?
«I risultati non parlano a suo favore e la sua gestione ci ha portati al punto più basso nella nostra storia. Ora è difficile credergli dopo che ha nascosto così tante cose ai tifosi, se nessuno gli ha dato una mano ci saranno anche dei motivi. Spetta solo a lui riconquistare la nostra fiducia».
La Fortitudo sarebbe retrocessa se gli stipendi fossero arrivati puntuali?
«La controprova non c’è, ma ai giocatori non bisogna mai dare nessun alibi, se questo succede allora la stagione inevitabilmente si incrina. Io sono un giocatore professionista, e per esperienza so anche che davanti a situazioni del genere ognuno risponde in base alla sua personalità».
C’è chi dice che voi tifosi siate stati stranamente assenti, che cosa risponde?
«Eravamo smarriti e forse lo siamo ancora. Tutti sapevano che c’erano delle difficoltà, ma ci si è affidati a chi ti dava costantemente rassicurazioni. Un tifoso si augura sempre che le cose si aggiusteranno. Quando è apparso evidente che non sarebbe andata così, ormai era tardi per farsi sentire, si poteva solo sperare».


Fonte: Il Resto del Carlino
Data: 19/07/2009
Autore:Massimo Selleri




Exsottosopra
00lunedì 20 luglio 2009 10:34
VIRTUS SIENA ORE DI ATTESA

SIENA – Tocca alla Consum.it Virtus scegliere il proprio destino. Adesso è ufficiale la possibilità di diventare un club professionistico. E’ arrivata ieri alle ore 12.31 la certezza dell’esclusione della Fortitudo Bologna dal campionato di Legadue (se ripiana i debiti potrà ripartire dalla A Dilettanti, sembra al posto di una Osimo in crisi): “Il Consiglio Federale della Fip riunito a Roma il 17 e 18 giugno 2009, ha deliberato l’iscrizione delle squadre aventi diritto a partecipare al campionato di Legadue 2009-2010 e l’esclusione delle società Fortitudo Pallacanestro Bologna e Basket Livorno. Il Consiglio Federale, in base a questa decisione, ha deliberato la riapertura dei termini per presentare domanda di ammissione al campionato di Legadue 2009-2010. Le squadre interessate a essere ammesse al prossimo campionato, secondo l’art. 104 del Regolamento Esecutivo della Fip, e in possesso dei requisiti richiesti, dovranno presentare domanda alla Legadue, entro martedì 21 luglio 2009 alle ore 18”. E la Virtus è più che mai interessata. Come già trapelato nei giorni scorsi l’unico motivo per cui la società rossoblu declini l’invito alla Legadue è puramente economico. Il secondo campionato professionistico d’Italia impone spese ben più alte rispetto alla Serie A Dilettanti e se questo aumenti di costi sarà coperto dagli sponsor allora si può già dire che la Virtus sarà in Legadue. Altrimenti Serie A Dilettanti, con Casalpusterlengo a fare la scalata.
Lunedì e martedì il presidente virtussino Fabio Bruttini avrà gli incontri con le varie istituzioni cittadine e con gli sponsor, quindi è presumibile che già martedì sera, prima del termine ultimo per la domanda di ripescaggio, si sappia cosa avrà deciso la Virtus.
L’entusiasmo che c’è per la possibilità di andare a sfidare le squadre della serie superiori non sta, fortunatamente, offuscando la mente dei dirigenti rossoblu che più che mai ora stanno attenti al bilancio. Anche perché salire di categoria comporterebbe una cambio di struttura societaria notevole. Ma come detto, tutti i rischi sono stati calcolati ed accettati dalla Virtus Siena, l’unico scoglio rimasto è il più importante, quello economico e su questo non si potrà rischiare: se arriva la copertura delle spese Siena sarà ancor di più la Basket City d’Italia.

Fonte: Ufficio Stampa Siena
Autore:Giacomo Rossi

Show_
00lunedì 20 luglio 2009 11:06
Meneghin e il basket in affanno: « O si ritrova unità o si finisce male »

FONTE: Corriere della Sera

Una grana via l'altra: sabato «gli» è sparita dal basket che conta perfino la Fortitudo, oltre al Livorno; ogni estate, ecco l'andazzo, crollano un paio di società. E l'Italia, ad agosto, si gioca l'ammissione agli Europei contro un pronostico che dice Francia: «Sì, non sarà facile passare». È tanto anche per Dino Meneghin, l'uomo forte al comando della federazione dei canestri. Troppo solo? Finora, partendo da arbitri e Lega di A, gli sono arrivate più minacce che collaborazione. Bratta contesa per la stanza dei bottoni, dove la ragione si confonde con il torto: se è legittimo che i club contino di più, è inammissibile il metodo per reclamarlo. Si è impugnato un accordo già accettato, si prospetta la serrata, si è tentato di negare i giocatori alle nazionali giovanili: certo, poi si è deciso di lasciare libertà di scelta, ma la norma rimane. La madre di tutti ricatti. Nessun precedente stori- co, se si esclude Erode. Cominciamo dalla Fortitudo, Meneghin? «È un segno preoccupante, ci sono tanti cunei nel basket: pochi soldi, sponsor che non trovano più appeal, la questione della visibilità in tv, una tassazione pazzesca». Qiiasi sei mesi al governo. Si dice che lei sia ostaggio del consiglio. «Non sono ostaggio di nessuno e nemmeno il padrone delle ferriere: le proposte si discutono. Con chi dovrei farlo, se non con i consiglieri federali...?». Paure o pentimenti? «Un paio di volte mi sono cascate le braccia. Ma tiro dritto. A 60 anni mi pare giusto restituire qualcosa di quanto il basket mi ha dato: sono a disposizione». A disposizione c'è pure un lauto compenso, si narra. «Balla assurda, malignità. Ho un gettone tra i 40 e 60 euro al giorno, e solo se sono a Roma». La maggior preoccupazione per il basket italiano? «La formazione dei ragazzi. C'è un punto critico nella catena: sta nel passaggio dal minibasket al primo anno di giovanili». Recalcati è rimasto ct.; però aveva fatto le bizze. «Mi è spiaciuto il modo scelto per esternare il suo pensiero». In nazionale sono tornate le rinunce. «Non dovrebbe accadere più, ma è capitato di nuovo. Tempo fa a un raduno giunse un giocatore con un dossier che pareva un'enciclopedia. Gli abbiamo detto, preoccupati, di cercare un'impresa di pompe funebri...». Il dominio di Siena: sintomo positivo o negativo? «Positivo. E un esempio: si va lontano solo programmando». La sfida degli arbitri è stata un messaggio mafioso? «No, mafioso no. Però il sottinteso era: "Attenti a quello che fate". Vado avanti a testa bassa e guardo solo ai risultati: le elezioni di categoria ci sono state». Le wild card e il ranking sono una concessione alla Lega? «Indubbiamente». Perché allora litigate? Dà forse fastidio una Fip forte? «Non c'è motivo di gelosia. Noi continueremo ad occuparci della base e degli italiani. Che si facciano pure la loro Nba: se ogni anno deve esserci una crisi...». C'è un'anima nera nella Lega di A? «Non mi pare lo sia il presidente Valentino Renzi». Vogliono fare fuori Meneghin? «A Renzi ho detto: quando trovi l'accordo con il sindacato giocatori sugli italiani, io sono la persona più felice al mondo...». Come si esce dallo stallo? «Non con i ricatti ma facendo "sistema"».
Show_
00lunedì 20 luglio 2009 12:17
Lettera del Presidente LNP alla Federazione

A seguito dell’analisi della documentazione prodotta dalla Società Robur Osimo, nonché dell’istanza della stessa Società di veder preservato il diritto di partecipazione al campionato di serie
A Dilettanti, al quale peraltro mai aveva formalmente rinunciato, ed a seguito delle incertezze in merito alla composizione dei campionati nazionali dilettanti, venutesi a determinare con la decisione del Consiglio Federale di inserire la Società Fortitudo Bologna in serie A Dilettanti, che fanno seguito ad altre situazioni regolamentari per altre società, che meritano oggi diverso approfondimento e diversa valutazione, la Lega Nazionale Pallacanestro chiede formalmente a
codesta spettabile Federazione di sospendere ogni attività relativa alla determinazione degli organici dei campionati nazionali dilettanti, e conseguentemente relativa alla formazione dei calendari, nelle more di un incontro urgente, assolutamente imprescindibile, tra LNP e FIP, che sarà richiesto in data odierna.

Quanto sopra al fine di tutelare interessi legittimi e soggettivi delle società di Lega Nazionale Pallacanestro, che potrebbero risultare inficiati dalle decisioni assunte dal Consiglio Federale e/o dal Settore Agonistico, anche tenendo conto della situazione confusa e dei tempi dilatati per i diversi ripescaggi.
Certi dell’accoglimento della presente istanza, in quanto volta alla tutela del movimento nel suo complesso, porgo distinti saluti.

f.to Il Presidente
Ing. Roberto Drocchi
Exsottosopra
00martedì 21 luglio 2009 19:22
Da Fossombrone frecciate a Meneghin

La società del presidente Grilli – che era stata inserita nel girone B, il Sud, con tanto di trasferte lunghe e onerose - ha detto no al ripescaggio e lo ha comunicato ieri mattina, come scadenza imponeva. 'La delusione scaturisce dal modo in cui si è effettuato il criterio dei sorteggi – spiega Maurizio Grilli – Dopo quarantott’ore ce n’era un altro e poi ancora un altro… E alla fine si passava alla composizione dei gironi. Che senso ha?'. Con il 'no' Fossombrone perde per regolamento la possibilità di essere richiamata, di conseguenza ora comincerà a pensare ad allestire la squadra per il prossimo campionato di B dilettanti. 'Prima vediamo quello che abbiamo a disposizione e poi cominciamo con l’allenatore', puntualizza Maurizio Grilli, abbastanza deluso dai comportamenti dei vertici della pallacanestro. 'La Federazione di Dino Meneghin sta deludendo moltissimo, siamo passati dalla padella alla brace. Dietro la Serie A c’è una pallacanestro che conta, e invece sono state prese decisioni senza consultare il presidente e i dirigenti della Lega Nazionale'. Cam. Ca.

Rassegna stampa del 21-07-2009
Fonte: Il Messaggero
Exsottosopra
00mercoledì 22 luglio 2009 16:12
SIENA DEVE VEDERSELA CON ROSETO

SIENA – La Consum.it Virtus Siena ha effettuato il primo passo verso la Legadue. Ieri alle 18 scadevano i termini per la presentazione della domanda di ripescaggio e la Virtus già in mattinata aveva fatto recapitare in Federazione la raccomandata. Adesso ci sarà tempo fino al 31 luglio per mettersi in regola e preparare tutte le carte che saranno poi valutate entro il 4 agosto. Sarà quest’ultima la data in cui si saprà il nome della squadra ripescata in Legadue al posto della Fortitudo Bologna.
Ieri, però, è stata l’ennesima giornata all’insegna del caos burocratico tra Fip e leghe (LNP e Legadue). Infatti, è uscita dal nulla la Pallacanestro Roseto (una delle due retrocesse dalla Legadue 2008/09) che ha provato a stravolgere di nuovo tutto quanto dichiarando attraverso il suo Presidente che il posto in Legadue che è conteso tra Siena e Casalpusterlengo spetti invece alla società abruzzese, l’unica tra le tre in questione ad aver provveduto alla domanda di ripescaggio entro il 15 giugno. Chiaramente, le società di Serie A Dilettanti non potevano aver fatto domanda in quei tempi in quanto il campionato era ancora in corsa e non erano state avvertite della scadenza delle domande. E’ proprio per questo che sono state riaperte le liste (con chiusura ieri pomeriggio) per presentare le domande di ripescaggio. E Roseto? I rosetani non hanno presentato una nuova domanda, convinti del valore della precedente, ma – ed è qui l’inghippo per gli abruzzesi – neanche è stata fatta la richiesta di iscrizione ad un campionato di A Dilettanti o B Dilettanti. In sostanza Roseto dopo aver fatto a giugno la domanda di ripescaggio non si poi iscritta a nessun campionato sancendo, di fatto, la propria morte sportiva.
Scampato, quindi, il pericolo Roseto, la Virtus Siena continua senza soste il proprio lavoro per cercare i finanziamenti per la Legadue. Ci sono nove giorni di tempo per far sì che la favola virtussina sbarchi anche tra i professionisti. Tutti guardano alle mosse dei dirigenti rossoblu, perché dalla propria decisione ci sono in ballo una decina di squadra “possibili” ripescate a catena nelle varie serie inferiori.
Giacomo Rossi


Fonte: LA NAZIONE
Data: 22/07/2009
Show_
00mercoledì 22 luglio 2009 16:35

Con tutto il rispetto per gli amici rosetani, ma la stanno facendo "lorda" pure loro.

Cavolo, io non permetterei di fare tale ricorso. Hanno rifiutato la partecipazione alla A dilettanti, basta.

Exsottosopra
00mercoledì 22 luglio 2009 17:05
Re:
Show_, 22/07/2009 16.35:


Con tutto il rispetto per gli amici rosetani, ma la stanno facendo "lorda" pure loro.

Cavolo, io non permetterei di fare tale ricorso. Hanno rifiutato la partecipazione alla A dilettanti, basta.




Io ormai non mi sorprendo più di niente, quest'estate passerà alla storia come la più movimentata e la più ricca di colpi di scena e di schifezze come non si vedeva da tempo. [SM=g8237]

Exsottosopra
00mercoledì 22 luglio 2009 17:07
Scoppia "basket caos" in A dilettanti
Pallacanestro La Lnp chiede un incontro al presidente Fip Meneghin
Scoppia “basket caos”: la A Dilettanti bloccata dalla vicenda ripescaggi


LODI È basket caos. E la federazione e le varie leghe dovrebbero forse cominciare a farsi un bell’esame di coscienza. La notizia del giorno è la sospensione della formazione degli organici del campionati di Serie A (dove viene peraltro dato per certo il ripescaggio di Riva del Garda), B e C Dilettanti finché non verrà fatto il punto della situazione riguardo le posizioni di Fortitudo Bologna (esclusa dalla LegaDue per le note difficoltà economiche ravvisate dalla Comtec, l’organo di controllo della Fip) e di Robur Osimo (che sembrava intenzionata a ripartire dalla Serie C e invece non si è iscritta, ma che ora vuole rientrare in pista in A Dilettanti). “Lnp ringrazia il presidente Meneghin per la sensibilità dimostrata, circa la necessità di operare con cautela, e con i tempi necessari a una concertazione delle decisioni, in un momento confuso e difficile per il nostro movimento”, recita una nota della Lega nazionale pallacanestro che attende un incontro chiarificatore nel fine settimana.Ma una vicenda del tutto simile, anticipata ieri dal “Cittadino”, è quella della Pallacanestro Roseto 1946 che - retrocessa dalla LegaDue - non si è iscritta alla A Dilettanti ma ora accampa la pretesa di tornare a giocare nella seconda serie nazionale, contestando la decisione della Fip (presa dal consiglio federale di venerdì e sabato) di riaprire i termini per i ripescaggi. Per ora comunque dagli uffici della LegaDue (che gestisce il campionato di A2 per conto della Fip) ostentano tranquillità sostenendo che «questo non è un problema nostro, è un problema della federazione».Nel bel mezzo di questo tourbillon c’è l’Assigeco, arrivata a un passo dalla finale promozione nei play off del campionato di Serie A Dilettanti (al quale attualmente risulta iscritta) e che lunedì ha presentato domanda di ripescaggio in LegaDue al pari della Virtus Siena, che aveva sbarrato ai lodigiani la strada verso la promozione ma che a sua volta era stata sconfitta da Latina, e di un’altra decina di club speranzosi. Ieri dunque la “preoccupazione” maggiore dei rossoblu era quella di sapere se gli uffici di Bologna della LegaDue avevano ricevuto il fax con la copia della ricevuta di ritorno della lettera raccomandata inviata il giorno prima per richiedere il ripescaggio. Un’operazione da liquidare con una semplice telefonata, ma che poco ci mancava che si trasformasse in una delle mitiche fatiche di Asterix (ricordate il cartone animato che emulava simpaticamente le dodici fatiche di Ercole?) per il direttore generale rossoblu Renato Goldaniga.Anche Siena ha inoltrato domanda e, considerato che in graduatoria sta davanti all’Assigeco, è la prima candidata a prendere il posto della Fortitudo Bologna, a patto che dimostri di avere le carte in regola entro il 31 luglio. In più c’è la spada di Damocle del ricorso annunciato dalla Pallacanestro Roseto: “La Pallacanestro Roseto 1946, insieme a Imola (la prima delle retrocesse dalla LegaDue, già subentrata in organico a Livorno, ndr) è l’unica società che ha presentato nei termini previsti (ben prima della riapertura da parte del consiglio federale, ndr) la domanda di ripescaggio e pertanto può legittimamente aspirarvi. Per questo motivo - si legge in un comunicato ufficiale - la dirigenza si dichiara pronta sin d’ora a dar battaglia e diffida la Federazione e la LegaDue dall’ammettere al campionato squadre da scegliersi nella nuova graduatoria che si sta formando”. Non resta che attendere sviluppi. Daniele Perotti

Rassegna stampa del 22-07-2009
Fonte: Il Cittadino
Salvo_arciere
00mercoledì 22 luglio 2009 21:48
Re:
Show_, 22/07/2009 16.35:


Con tutto il rispetto per gli amici rosetani, ma la stanno facendo "lorda" pure loro.

Cavolo, io non permetterei di fare tale ricorso. Hanno rifiutato la partecipazione alla A dilettanti, basta.





senza offesa e con tutto il rispetto per i tifosi nostri carissimi amici, ma io a questo punto li radierei dalla federazione direttamente. scusate, per fare la A dil nn avevano i soldi e adesso vogliono fare la A2? per far cosa? altri debiti e creare altri casini poi anke l anno prox?
Exsottosopra
00giovedì 23 luglio 2009 18:06
Crisi risolta, la Robur Osimo riparte

La Robur Osimo resta nella serie A Dilettanti e passa alla fase due. Si cerca un allenatore: contatti con coach Franco Ciani.
Sembra ormai risolto il pasticcio sulla partecipazione al campionato di basket e lo spauracchio della serie C è sempre più lontano. Osimo dunque per la stagione 2009/2010 prosegue con la serie A Dilettanti, categoria alla quale risultava già regolarmente iscritta da settimane. E mentre i calendari di A, B, C dilettanti restano bloccati dopo la richiesta di chiarimenti da parte della Lega pallacanestro alla Fip, la stessa Federazione fa sapere che «le sorti di Fortitudo Bologna e Robur basket non sono assolutamente legate a doppio filo». Dunque «nessuna forzatura per far posto in A Dilettanti ai bolognesi». Intanto in via Striscioni si sta passa alla fase due, ovvero l'allenatore. «Contatteremo sicuramente Franco Ciani spiega Carlo Di Cosimo general manager della Robur ha sempre dichiarato di trovarsi bene qua, vediamo se il nostro progetto è compatibile con i suoi piani, se no ci muoveremo diversamente». Quella che scenderà in campo nella prossima stagione sarà una Robur rivoluzionata rispetto allo scorso anno dove sicuramente troveranno più spazio gli juniores allenati da Francesco Grancioni, vice di coach Ciani. Zeno Leoni

Rassegna stampa del 23-07-2009
Fonte: Il Messaggero
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