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AL “PALALBERTI” INIZIA UN’ALTRA SERIE
Sembra diventato ormai un tabù il confronto tra la Sigma Barcellona e la Fastweb Casale Monferrato. Con l'81-74 in gara-2 della semifinale dei playoff di sabato, la squadra di Marco Crespi si è portata sul 4-0 negli scontri diretti stagionali. Una sfida apparentemente squilibrata e senza speranza per i giallorossi di Cesare Pancotto, ma che in realtà nei due ultimi capitoli ha introdotto elementi nuovi rispetto alla stagione regolare e che lasciano aperta la porta ad un finale diverso.
Ancora una volta, sabato Barcellona ha subìto pesantemente a rimbalzo contro una squadra molto più forte fisicamente (38 a 27 per Casale), non è riuscita ad alzare i ritmi anche per la "timidezza" del nuovo arrivato Wise (in questo senso le sole 8 palle perse, come le 5 di gara-1, sono paradossalmente un segnale negativo) e non ha saputo capitalizzare una difesa che ha tenuto la "corazzata" rossoblu al 46% da due (12/26). E se è vero che la Sigma non è quasi mai stata in vantaggio negli 80' giocati al "PalaFerraris", va detto che è sempre rimasta in partita fino all'ultimo (-3 a 2' dalla sirena giovedì, -5 nell'ultimo minuto sabato).
Quello che è mancato è stato soprattutto l'attacco, ed era prevedibile senza un uomo da 20 punti di media come Joe Crispin; Wise, però, è in grado di spingere la palla e di migliorare la circolazione, e da questo si deve ripartire per rimettere in equilibrio la serie perché contro la difesa schierata si presentano gli stessi problemi che (con Crispin in campo) hanno permesso a Casale di dominare le due partite di regular season.
Al di là del fattore "PalAlberti", con tremila tifosi sulle tribune a creare una vera bolgia e spingere la squadra di Pancotto oltre l'ostacolo, riteniamo che a questo punto della stagione, con subito un elimination game da affrontare, al coach di Porto San Giorgio - che è tornato da Casale in auto con il presidente Immacolato Bonina - si impongano un paio di scelte che vanno probabilmente contro la sua filosofia, ma che tengono conto di quanto si è visto finora.
Il primo aspetto da affrontare riguarda Andrea Ghiacci. L'ex della serie ha avuto una stagione eccellente e nei playoff contro Scafati è stato addirittura favoloso, ma in queste due partite al "PalaFerraris" non è riuscito a trasformare in energia positiva la rabbia risultando addirittura dannoso. Né si può dire che nelle due sfide di regular season fosse stato più efficace (8 punti di media, -34 di "plus/minus"). In gara-1 ha messo insieme 5 punti segnati nel finale, 3 rimbalzi, 6 di valutazione e -14 di "plus/mi - nus", in gara-2 è partito meglio ma ha chiuso con 6 punti, 7 rimbalzi, un fallo tecnico, 7 di valutazione e ancora -17 per Barcellona con lui sul parquet.
Le alternative? Per abbassare ulteriormente il quintetto e provare ad alzare i ritmi si sta rivelando utilissimo Daniele Bonessio, che sabato ha sfiorato la "doppia doppia" (10 punti e 8 rimbalzi, 13 di valutazione e +6 di "plus/mi nus") e che anche in gara-1 aveva piazzato qualche bella giocata difensiva nella rimonta del terzo quarto (+10 con il romano in campo). Ma, anche a costo di snaturare il gioco della Sigma, con Da Ros da "quattro" (o lo stesso Achara in coppia con Mocavero) si potrebbe tenere botta a rimbalzo e nel complesso soffrire meno dal punto di vista fisico.
Ma la chiave della sfida che comunque la Sigma riporta al "PalAlberti" con grande e giustificata fiducia riguarda la posizione di playmaker sui due lati del campo: ovvero a chi affidare la regia e con chi marcare l'Mvp del campionato, Ricky Hickman. Solo le sue triple (6/8 per 30 punti e 41 di valutazione) hanno infatti permesso a Casale - grande squadra, per carità, ma che quando la palla... brucia non esita a isolare la sua stella e vedere un po' cosa succede - di staccarsi nel punteggio in gara-2, e la "staffetta" preparata da Pancotto non ha funzionato (11 falli subìti) anche perché il miglior difensore sugli esterni, vale a dire Michele Cardinali, non è in condizione a causa dell'infortunio.
Il piano "B" - o forse è già il "C" o il "D"... - è farlo prendere da Wise sin dalla palla a due. Sorrentino non sta giocando male, il suo contributo lo dà sempre (5 punti in quasi 20' nei playoff) ma non è stato preso per essere il leader di questa squadra e, dopo quattro partite, è arrivato il momento che Wise si assuma le responsabilità di un americano (Jeremy è il miglior realizzatore di squadra nei playoff con 15.8 punti, il 62% da due, il 43% da tre, il 90% ai liberi, 2 rimbalzi, 2.5 assist e 16 di valutazione media). Qual è il piano?
Provare a tenere Hickman in uno contro uno, sfruttare la sua tendenza a perdere tanti palloni (4.2 in post-season) ma soprattutto attaccarlo con continuità nella metà campo offensiva, stancandolo e facendogli commettere falli visto che il mancino da Southern Mississippi è un ottimo penetratore.
Quello che è mancato in gara-1, quando gravato di quattro falli Hickman è rimasto in campo e Wise lo ha puntato una sola volta, arrivando abbastanza agevolmente al canestro. Cardinali, Bucci, Bonessio, magari Hicks le alternative ma solo in situazioni tecniche ben definite e per pochi possessi.
Certo, tutte possibili soluzioni rischiose e sulla cui validità non c'è controprova. E non va trascurato come Barcellona abbia sicuramente ridotto il "gap" tecnico che la separava da Casale in stagione regolare, quando non era mai stata in partita. Distanza destinata a diminuire ulteriormente nel catino del "PalAlberti", dove per Casale non sarà facile passare.
Perché ci sarà un'armata giallorossa pronta, a un segnale, a scatenare l'inferno.
Max Passalacqua
GAzzetta del Sud
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