Veroli sfida San Severo per la Coppa
E’ la prima vigilia della stagione. Ancora un giorno e la Prima proverà finalmente il gusto di testarsi in una partita ufficiale. E da domani anche il PalaCoccia riproverà l’ebbrezza di fare da scenario, dopo più di tre anni, ad un incontro che mette qualcosa di importante in palio per la “sua” Veroli, a caccia della qualificazione
alla Final Four di Coppa Italia attraverso il Q-Round che andrà in scena per tutto il weekend sulle tavole dell’impianto di casa. L’evento verrà presentato oggi alle 11 nell’Aula Consiliare del comune giallorosso con la presenza della squadra di
Cavina al gran completo, che nel pomeriggio ritornerà in palestra per mettere a punto gli ultimi dettagli per la sfida di semifinale che la vedrà opposta domani alle 20.45 alla
Mazzeo San Severo, preceduta alle 18.15 dall’altra gara tra
Scafati e
Barcellona. Sarà un’autentica sfida tra Davide e Golia, con Veroli – pure con Reynolds e Gatto presumibilmente non al meglio – nei logici panni del più forte di fronte alla matricola pugliese che dovrà lottare parecchio per strappare la salvezza nella prossima Legadue. Ad un giocatore della squadra di Franco Ciani il match servirà per tornare in Ciociaria dopo la fine dell’esperienza di due stagioni fa a Ferentino. Si tratta di Luca Ianes, che a San Severo c’è arrivato in estate tornando ad assaggiare la Legadue dopo il campionato finito anzitempo a Scafati nella prima parte della scorsa stagione e l’esaltante avventura, soprattutto umana e ambientale, vissuta nella seconda con l’Armani Milano, culminata con il raggiungimento della finale-scudetto: “E’ stata un’esperienza estremamente gratificante, l’Armani è super come organizzazione e come tutto, c’era un bellissimo gruppo, erano anni che non piangevo al momento dei saluti e ancora oggi sono rimasto in contatto praticamente con tutti i miei compagni”, dice il 30enne pivot di Merano. L’altoatesino spiega che la sua San Severo non si sente battuta in partenza con la Prima: “Veroli è una squadra completa, sono tanti e sono buoni, però poi è sul campo che bisogna dimostrare la propria forza. Noi abbiamo avuto la sfortuna che gli americani sono arrivati tardi in preparazione, le prime amichevoli sono andate male ma nel torneo dello scorso weekend abbiamo fatto bene, perdendo di poco con la Scavolini Pesaro e battendo una buona squadra come Jesi. Queste sfide di Coppa ci serviranno per limare gli ultimi dettagli prima dell’avvio del campionato”.
La stella di San Severo è Delonte Holland, anche se la 28enne ala americana non è più quella che nel marzo 2008, in maglia Varese, segnò 50 punti contro Milano sulla faccia di un certo Danilo Gallinari: “Holland non lo conoscevo com’era a quei tempi, quindi non posso fare un paragone. Però posso smentire le voci che ho sentito su di lui, sul fatto che fosse un “pazzo”, perché invece è uno che lavora tanto e si impegna. Dal punto di vista fisico non è ancora smagliante, però, a livello di fisicità e talento, come lui nel suo ruolo non ce ne sono tanti nemmeno in Serie A”. Coccolato Holland, Ianes si lancia in un’accorata difesa anche del gruppo italiano di San Severo, sulla carta il meno attrezzato della Legadue: “Tutti questi grandi italiani non è che li vedo nemmeno nelle altre squadre. Escluse Veroli e Venezia, tutte le altre hanno fatto con quello che hanno potuto a livello di italiani. Non è che Forlì, Imola o Casalpusterlengo – ma potrei fare anche altri esempi – abbiano un gruppo di italiani più forte del nostro. Cutolo a Latina è stata una delle rivelazioni giovani dell’ultima Legadue, Ferri ha sempre fatto la sua parte ovunque ha giocato, Chiarello in B1 ha fatto il suo come Micevic e io vengo da Milano dove è vero che ho avuto poco spazio ma dove non tutti possono arrivarci a giocare: insomma, non direi che siamo così scarsi come italiani. Dal canto mio, sono pronto a recitare un ruolo importante e a dare un’impronta per salvarci”.
Inevitabile un suo parere sulla nuova FMC Ferentino: “E’ una buona squadra, con gente esperta, però molto dipenderà dalle condizioni fisiche di Ochoa. Nell’organico ci sono altri giocatori importanti, ma uno come lui è decisivo nel bilanciamento del gioco: con Ochoa Ferentino può fare determinate cose, senza è più difficile farle”, chiosa l’ex-Armani. Per finire, fiocco azzurro in casa Prima. E’ nato ieri nella sua Treviso il primogenito del capitano Ivan Gatto: auguri al papà e alla mamma per Thomas Lorenzo.
Fonte: www.verolibasket.it
Data: 24 Settembre 2010___________________________________________
NOI...NOI...SIAMO...SIAMO...BARCELLONESI...