''Bonina? Va via un pezzo di storia dell'Igea''
Panarello: ''Abbiamo appreso dai giornali questa notizia che indubbiamente non puo' lasciarci indifferenti''
Era un addio annunciato ma non ha certo lasciato indifferente la squadra e lo staff tecnico. L'annuncio del presidente Bonina del preliminare di vendita dell'Igea Virtus al gruppo Criniti ha scatenato una serie di reazioni. Il sentimento prevalente è l'amarezza per la fine di un'era che ha regalato grandi soddisfazioni alla città di Barcellona. Adesso ci si chiede che cosa accadrà. Con che prospettive arriveranno i nuovi proprietari, che futuro, insomma, attende l'Igea. Se lo chiede la gente in strada e se lo chiedono inevitabilmente anche i tesserati, anche se ufficialmente nessuno si sbilancia più di tanto. «Al momento non sappiamo niente - dice il tecnico Ezio Castellucci - E' chiaro però che anche noi leggiamo i giornali e sentiamo le notizie che circolano. Aspettiamo però una comunicazione ufficiale della società per rilasciare dichiarazioni». Qualcosa in più Castellucci in realtà la dice: «Qualsiasi cosa che riguarda la società in questo momento non deve riguardarci. Siamo professionisti ed abbiamo un obiettivo ben preciso. Dobbiamo salvarci. Senza pensare a ciò che accade fuori dal campo». Il concetto ritorna anche nelle dichiarazioni della squadra. I giocatori non si sbilanciano più di tanto, attendono comunicazioni dal presidente e si limitano per il momento a continuare gli allenamenti come se niente fosse. Per tutti parla Nino Panarello, uno dei veterani di questa Igea. «Abbiamo appreso dai giornali di questa notizia che indubbiamente non può lasciarci indifferenti. Da calciatore dico che bisogna far finta di niente e preoccuparsi solo di continuare a lavorare sul campo come peraltro abbiamo sempre fatto. E' chiaro però che questa decisione di Bonina ci colpisce e nello stesso tempo ci dispiace. E' un pezzo importante della storia dell'Igea, il suo addio è indubbiamente un fatto che non può lasciarci indifferenti». Reazioni analoghe in città, dove il nome dei fratelli Criniti circolava già da diverse settimane. Il loro interesse per l'Igea era abbastanza evidente, la loro disponibilità ad investire sulla squadra senza portarla via da Barcellona (come avevano invece prospettato a Bonina altri imprenditori che si erano avvicinati) gli ha permesso di catturare già qualche simpatia. Il tempo e soprattutto il campo diranno se sono simpatie meritate. Per adesso l'Igea e la città di Barcellona si limitano a prendere atto della decisione di Bonina che indubbiamente lascia un grande vuoto. Va via però felice di aver raggiunto importanti traguardi con questa squadra e con un solo piccolo rimpianto: «Avrei voluto lottare per obiettivi ancor più ambiziosi, ma mi è mancato il supporto della città, degli altri operatori economici. Vado via con tanta amarezza perché l'Igea è sempre stata una parte di me, ma anche con la soddisfazione di lasciare una società con un bilancio invidiabile. A questa realtà resterò sempre legato».
di Mino Licordari (11 Aprile 2009)
Tratto da: Corriere dello Sport
[Modificato da Exsottosopra 11/04/2009 14:17]
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NOI...NOI...SIAMO...SIAMO...BARCELLONESI...