  29/10/2015 12:08 |
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Post: 4.301 | Città: BARCELLONA POZZO DI GOTTO | Sesso: Maschile | Duca | |
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Cresce l'attesa per il derby in casa di Agrigento: "Loro giocano a memoria ma noi ci proveremo"
E crede nella guida di coach Bartocci: "Sa qual è la strada giusta"Chi ha una buona memoria può confermarlo: nel ruolo di capitano la squadra di pallacanestro ha sempre avuto giocatori di spessore.Uomini prima di tutto, personaggi ed atleti che prima di ogni cosa hanno saputo identificarsi perfettamente con la realtà della palla a spicchi. Sin dall'inizio, ai tempi in cui la casa era la palestra dell'Aia Scarpaci, con il barcellonese Francesco Scardi. Sono seguiti altrettanti interpreti nel ruolo che, oltre alle gesta sportive, sono rimasti legati alla città: da Luico Laganà ad Agostino Li Vecchi, passando per Ryan Bucci e Giuliano Maresca.Oggi, e ci permettiamo di seguire lo stesso binario, c'è l'oriundo Francesco Migliori. Un ragazzo dal temperamento forte, un atleta di ogni categoria, un uomo dalle idee chiare e precise. A cominciare dal suo numero di maglia, quel 53 che ha incuriosito tutti. La pallacanestro è la sua vita, non solo professionale. Il papà Dario, scomparso due anni fa, era del 53. E per Franco Migliori non è solo un numero: "Mio padre era un amico prima che un grande genitore -rivela il capitano del Basket Barcellona-. Con lui ho iniziato a praticare lo sport e per me resta sempre una guida. Lui è sempre accanto a me, dentro e fuori dal campo. Ho scelto il 53 in suo onore e lo terrò fino alla fine della mia carriera".E di parquet Migliori ne calcherà ancora tanti, magari con la canotta giallorossa. Dieci stagioni (una Coppa Italia con Veroli) e trentatre anni sul groppone, il capitano è uno dei punti forti del nuovo progetto tecnico: "Ho inteso sin da subito il mio ruolo all'interno della squadra -commenta Migliori-. So di essere il giocatore più anziano e di avere molte responsabilità. Sto aiutando i più giovani, e credo che sia solo un dettaglio avere segnato tanto. Lavoro sodo e mi metto sempre al servizio di allenatore e compagni".A parte l'esordio di Agropoli, nelle ultime tre gare l'ala piccola di coach Bartocci viaggia a 16 punti e 5 rimbalzi di media. Ma non è solo ad essere cresciuto col passare delle giornate. "Ci siamo sempre detti che la squadra è nuova, molto giovane e che c'è bisogno di tempo per riuscire ad avere l'equilibrio necessario per crescere -dichiara Migliori-. Abbiamo un allenatore esperto che ci condurrà verso la strada giusta".Ora il derby contro Agrigento, un motivo in più per avere vicino i tanti appassionati che giornalmente sostengono la squadra: "Ci ha fatto enormemente piacere -dice il capitano- avere avuto tanti tifosi al palasport. Per noi è molto importante e stimolante. Il nostro team vuole fare divertire e regalare tante gioie ai nostri tifosi. Più gente verrà, più saremo forti. La prossima sfida? Agrigento ha una struttura tecnico-societaria solida che da anni permette di avere riferimenti certi e sicuri, sia in campo che fuori. Non è un caso che giocano a memoria. L'anno scorso sono arrivati ad un passo dalla promozione anche perchè hanno remato tutti dalla stessa parte. Il nostro obiettivo è quello di restare concentrati per tutta la settimana, lavorando e seguendo le indicazioni dello staff. Questo tipo di avversario ti punisce se sbagli anche solo una cosa. Sarà difficile, ma ci proveremo".Anche il capitano, dopo le due vittorie consecutive, è deciso ad allunagre la striscia vincente.Fonte: Mario Garofalo della @GazzettaDelSud del 29/10/2015 |