Stefano Michelini: Pistoia e Barcellona restano le favorite"
"Poz" vede i playoff
Legato alla Sicilia, dopo la sua esperienza da capo allenatore a Trapani, Stefano Michelini oggi commenta le gare di Legadue per Rai Sport al fianco di Franco Lauro. La sua carriera da coach comincia nel 1979 come vice alla Fortitudo Bologna di John McMillen. Sino al 2010 ha allenato in piazze importanti come Montegranaro, Montecatini, Ferrara, Forlì, Sassari e Livorno. Rimane un grande conoscitore della pallacanestro italiana e soprattutto della Legade. - A metà girone di ritorno della fase regolare di Legadue, questo sembra proprio un campionato molto equilibrato? «Sicuramente da sempre la Legadue è stata caratterizzata da un equilibrio costante e continuo. Quest'anno per il vertice, oltre Pistoia che ha un allenatore che lavora da 4 anni su questo progetto e sembra una lepre, tutti possono perdere contro tutti e
Barcellona ne sa qualcosa». -1 playoff saranno un campionato a parte o i valori sembrano ormai chiari? Chi è la favorita? «Da sempre i playoff sono un valore a parte. Le partite ravvicinate condizioneranno molto le prestazioni con probabili percentuali peggiori e la fatica che si farà sentire. Bisogna vedere come si arriva tecnicamente, mentalmente e fisicamente ai play off. Più che una favorita credo che la squadra che sta meritando la credibilità di tutti è Pistoia perché sta lavorando bene, con continuità.
Barcellona ha un talento eccezionale e ci si aspetta molto da loro, anche la vittoria finale, ma fino adesso Pistoia ha acquisto maggiore credibilità di risultati. Sono le favorite». - Pozzecco si pensava fosse una scelta di immagine ma i risultati dicono anche qualcos'altro. «Da quando è arrivato, con tutto il rispetto al lavoro di Bernardi evidenziato anche dalla società, è cresciuto l'impatto degli americani. Il suo staff è eccezionale. L'Orlandina di Gianmarco è riuscita ad acquisire una gran fiducia nei propri mezzi». - Sul reintegro di Alex Young? «La decisione di reintegrare Young è molto importante per l'Orlandina. Mason è calato clamorosamente e la guardia americana è l'atleta giusto per lottare sino alla fine. Attenzione all'Orlandina che potrebbe riacciuffare i playoff. Non sarà semplice ma potrebbe farcela e far tornare Young è stato intelligente». - Come può una squadra perdere fuori casa di 22 e poi stracciare in casa Jesi di 25 realizzando ben 116 punti? Rispecchia il carattere del suo allenatore? «Detta così sembra proprio di si, non sembrano esserci dubbi. E' una squadra umorale, con grandi rendimenti ma anche picchi verso il basso. In fondo è la sua caratteristica. Ricordo la partita commentata a Capo d'Orlando contro Biancoblu Bologna. Fu pazzesco il recupero. Tipico di Pozzecco e della sua squadra. Mi ricorda il basket dei college americani, schizofrenico, con picchi altalenanti. Ecco perché Pistoia è prima, perché più regolare e costante». - La squadra di
Perdichizzi ha perso un'occasione importante contro Imola. Sconfitta inattesa? «Nonostante la mancanza di retrocessione è bellissimo vedere Imola che lotta sempre e questo fa onore alla società. Quello che fa specie sono i 54 punti segnati da
Barcellona. Con il loro attacco è davvero sorprendente che non siano riusciti a ribaltare la situazione.
Perdichizzi, secondo me, sarà preoccupato proprio di questo, cioè dell'atteggiamento mentale della sua squadra viste le ambizioni di
Barcellona».
- La Gazzetta del Sud -
22/03/2013
Antonio Puglisi___________________________________________
NOI...NOI...SIAMO...SIAMO...BARCELLONESI...