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Sigma tra silenzi e tanto lavoro
Scafati è in grande forma ma non fa paura. In rosa anche gli ex Ghiacci e Sorrentino
- La Gazzetta del Sud -
11/01/2013 11:11 - Mario Garofalo
BARCELLONA Non si abbatte e tira dritto per la sua strada la Sigma Barcellona. Tra silenzi e tanto lavoro prosegue la marcia di avvicinamento alla "prima" casalinga del duemilatredici, tra l'altro ultimo atto del girone d'andata. Domenica pomeriggio (palla a due ore 18,15; arbitri Ursi di Livorno, Gagliardi di Anagni e Boninsegna di Paderno Dugnano) riapriranno dunque le porte del "PalAlberti", un nuovo scontro al vertice che vedrà impegnato il roster del Longano contro la Givova Scafati, a tutt'oggi al secondo posto proprio in compagnia dei giallorossi e di Pistoia. Squadra in grande forma e piena di brio quella del tecnico Maurizio Bartocci, che grazie all'esclusione di Napoli ha avuto la seconda chance per partecipare alla corsa alle Final Four Giovanni Perdichizzi fornisce dispos di Coppa Italia (nel doppio confronto agli ottavi i partenopei eliminarono la Givova) ; infatti, la squadra è reduce dalla vittoria infrasettimanale sul campo di Jesi nell'andata dei quarti (66-77), gara in cui i campani hanno dimostrato l'ottimo stato di forma emerso anche in campionato. Eppure, prima di restare a riposo nella scorsa giornata, i gialloblù avevano perso contro Ferentino a casa dell'ex tecnico giallorosso Franco Gramenzi, uno stop assorbito solo dalla precedente serie di vittorie che aveva visto Ghiacci e soci ruggire con costanza per ben cinque volte consecutive (in casa contro Imola, Casale e Jesi, mentre fuori casa a Bologna e Verona). Un cammino simile a Barcellona, sottolineato in parte dai progressi fatti emergere nel tempo dai singoli e dal lavoro del tecni- izioni tattiche ai suoi giocatori co casertano Maurizio Bartocci, liberatosi dopo la defenestrazione di Napoli e subentrato in corsa a coach Gennaro Di Carlo. Di certo, quello che la Sigma Barcellona dovrà attendersi è una squadra in piena fiducia e di tutto rispetto, una veterana della serie cadetta che come i giallorossi è chiamata al grande salto. Altrimenti non si spiegherebbero le mosse di mercato fatte quest'anno, un condensato di esperienza e concretezza che colloca il team di Bartocci tra le migliori compagini della Legadue. Su tutti il lungo Ronald Slay (16.1 punti e 9.2 rimbalzi di media), un vero lusso per la categoria visti i trascorsi di livello nella massima serie, un giocatore che se innescato a dovere è secondo a pochissimi. A lui si accompagna sotto canestro l'ala Patrick Baldassarre che, dopo la parentesi dello scorso anno a Bologna, è ritornato in Campania dove in questi anni, e non è un segreto, si è guadagnato più di una avance della stessa Sigma Barcellona. Chi ha respirato l'aria del "PalAlberti" è Andrea Ghiacci, da due stagioni alla corte di Scafati con l'altro ex, Gennaro Sorrentino; Ghiacci è un giocatore di sicuro affidamento, che sa essere duttile, pericoloso e duro anche in difesa (9.4 punti e 4.4 rimbalzi in 30' di media a partita; 17 a Jesi nel recente match di Coppa) integrandosi a meraviglia sia con il settore lunghi che con quello dei piccoli. Quest'ultimo reparto ha ritrovato ordine nelle prestazioni di Antonio Porta, veterano di sicuro affidamento e spalla adatta alle scorribande del texano Mays, che prima di detonare come uno dei migliori Usa della categoria (19.5 punti e 3.5 assist di media) era arrivato ad un passo dal "taglio" nella gestione Di Carlo. Al quintetto si aggiunge una panchina lunga formata da giocatori affidabili quali Rosignoli, Bushati, Tavernari e Sorrentino, gente che quasi sempre riesce a razionalizzare i minuti in campo con ottimo impatto e personalità. Insomma, per gli uomini di Perdichizzi l'attenzione e la determinazione sembrano dunque gli ingredienti fondamentali per far fronte ad un avversario tosto e difficile come Scafati, una squadra che ha già violato il campo di contrada Zi-gari (4-4 il computo dei precedenti delle ultime due stagioni) e che non è nuova a partite di grande livello. Nello spogliatoio di Barcellona, infine, nessuno vuole pensare alle assenze, caratteristica indispensabile per restare concentrati e pensare da "grande". |