| | | OFFLINE | Post: 6.248 Post: 6.247 | Città: VARESE | Sesso: Maschile | ArciDuca | Utente Power | |
|
finalmente il bonina che uno vuole sentire..
Bonina rilancia: «In Serie A tutti insieme» «Mi sento in debito con Barcellona, nei playoff ci stia vicino perché la prima gara è decisiva»
Max Passalacqua
BARCELLONA
Mentre la società fa ufficialmente gli auguri alla Pallacanestro Reggiana per la promozione in Serie A attraverso un comunicato stampa, Immacolato Bonina sorseggia un caffè macchiato ai tavolini di un bar di Barcellona, forse immaginando che quel tipo di congratulazioni avrebbe preferito riceverle. L'espressione è seria, pensierosa, anche se non sembra amareggiato come nella settimana dello "sciopero" dei giocatori e della sconfitta di Sant'Antimo.
«Però non riesco a smettere di pensarci, resto ancora incredulo di fronte a quello che è successo – argomenta il patron della Sigma – da allora non ho più parlato faccia a faccia con nessuno di loro. Sto pensando di farlo prima di Bologna, ma soltanto per chiudere una volta per tutte questa storia; dirò loro che hanno una sola possibilità di far dimenticare le polemiche, le incertezze, le sofferenze di questa stagione ed è vincere il campionato. Se dovessimo essere promossi, tra un paio d'anni nessuno ricorderà più le difficoltà che abbiamo affrontato».
È ancora un chiodo fisso per Bonina, dunque, questa Serie A: tanto da poterla conciliare con un impegno nel Messina Calcio, come si vocifera – per l'ennesima volta – negli ultimi giorni?
«Ogni volta che si parla del futuro del calcio a Messina vengo tirato in ballo, credo non solo per le disponibilità economiche ma perché ho fatto calcio per tanti anni, in maniera oculata, e mi ritengo un competente – l'opinione del presidente al suo quinto anno nel club giallorosso –. Con Lo Monaco non ho parlato, ma la verità è che sono concentrato al 100 per cento sul basket, non voglio lasciare nulla di intentato per conquistare la promozione e lo dimostra l'ingaggio di Curry. Che non è una "bocciatura" per Hicks ma un'assicurazione per i playoff, quando si giocherà ogni due giorni e un atleta di quasi 36 anni come il panamense rischia di risentirne dal punto di vista fisico. Anzi, se c'è un appunto che mi muovo è di non aver preso prima Sacco».
La Serie A sarebbe un impegno finanziariamente troppo oneroso per pensare di mantenere la squadra di basket e allo stesso tempo entrare nel calcio. E se la promozione non dovesse arrivare?
«Non lo so, non ci voglio proprio pensare perché sono convinto che questa squadra, rispetto all'anno scorso quando arrivammo ai playoff avendo dato tutto, abbia ancora margini di miglioramento. Mi vengono i brividi a pensare che l'anno prossimo potremmo giocare contro Milano e io trovarmi di fronte Armani, ma d'altra parte – scherza Bonina – cos'ha Armani più di me? A parte i capelli, ovviamente... Il discorso è più ampio, non è immaginabile che questa società viva sulle spalle di un solo imprenditore troppo a lungo, ma adesso mi sentirei come qualcuno che corteggia per anni una bella donna e poi, al momento di uscire, si tira indietro. Io ho in sospeso tutti gli impegni da qua a metà giugno in attesa di sapere il calendario dei playoff...».
– Al capitano Bucci abbiamo fatto notare che il risultato migliore della stagione, ironicamente, è arrivato quando non hanno giocato. Quello che potrebbe aver "girato" la stagione, la vittoria contro Veroli, è maturato nell'unica occasione in cui il presidente non c'era...
«A Bologna ci sarò, ma non in panchina. A Sant'Antimo sono andato via perché non volevo vederli, a Frosinone ero reduce da un CdA finito a tarda notte ma è vero, in un altro momento sarei andato comunque. Per me è una sofferenza non stare in panchina, non vivere il time-out, l'ultimo tiro, anche i momenti di difficoltà... Facevo così anche nel calcio, è l'essenza dello sport: la passione, l'emozione irripetibile dell'istante in cui la partita si decide. Spero di tornare per i playoff».
– A proposito di playoff, se arriverà al terzo posto Barcellona potrà evitare il lato del tabellone più ostico, quello con Scafati e Brindisi, ma al primo turno rischia di trovare Veroli piuttosto che Piacenza. Per Bucci è indifferente, lei che ne pensa?
«Una squadra che vuol vincere il campionato non può preoccuparsi troppo dell'avversaria, anche se è onesto dire che Veroli non merita la sua attuale classifica perché è una squadra costruita per primeggiare. Piuttosto, voglio mandare un messaggio alla città, verso la quale mi sento in debito per come mi è stata vicina nella contrapposizione con la squadra: la prima partita dei quarti sarà già decisiva, perderla significherebbe rischiare di non riportare la serie a Barcellona, mentre vincerla potrebbe valere più di mezza qualificazione. Anche alla città dico: dimentichiamo tutto, le sconfitte, le polemiche, i problemi, e remiamo tutti nella stessa direzione per fare avverare questo sogno. Nonostante l'amarezza, io ci credo più che mai».
|